5F-ADB (in alternativa 5F-MDMB-PINACA) è un cannabinoide sintetico derivato dall’indazolo che è stato utilizzato come ingrediente attivo nei prodotti a base di cannabis sintetica e venduto online come droga sintetica.
5F -ADB è un forte agonista del recettore CB1, anche se la sua selettività per questo recettore è sconosciuta. 5F-ADB è stato trovato per la prima volta nel novembre 2014 utilizzando campioni post mortem acquisiti da una persona morta dopo aver assunto un prodotto contenente questo farmaco. Test successivi hanno rivelato che 5F-ADB è stato rilevato in un totale di dieci persone morte in Giappone tra settembre e dicembre 2014 per inspiegabili overdose di droga. Sulla base dei livelli relativamente bassi scoperti nei test sui tessuti, si ritiene che il 5F-ADB sia straordinariamente forte e sembra essere sostanzialmente più pericoloso dei medicinali a base di cannabis sintetici precedentemente venduti.
N-[[1-(5-) fluoropentil)-1H-indazol-3-il]carbonil]
-3-metil-D-valina metil estere (5F-ADB) è una cannabis sintetica molto potente che provoca gravi sintomi psicotici negli esseri umani, occasionalmente fatalmente.
Per chiarire i meccanismi neuronali alla base della tossicità da 5F, gli ADB ne abbiamo studiato gli effetti sui circuiti dopaminergici e serotoninergici del mesencefalo, che regolano una varietà di funzioni cerebrali fondamentali, comprese quelle associate al comportamento correlato alla ricompensa. Sono state utilizzate tecniche elettrofisiologiche ex vivo per registrare le alterazioni nell’attività di scarica spontanea dei neuroni dopaminergici e serotoninergici prodotti da 5F-ADB.
5F-ADB (1 M) ha aumentato notevolmente la frequenza di scarica spontanea dei neuroni dopaminergici, ma non li ha attivati in presenza dell’antagonista CB1 AM251 (1 M). La stessa concentrazione di 5F-ADB, d’altra parte, non ha avuto alcun effetto sull’attività dei neuroni serotoninergici. Questi risultati mostrano che il 5F-ADB attiva i recettori CB1 locali e migliora i sistemi dopaminergici nel mesencefalo senza avere alcun effetto sui sistemi serotoninergici nel mesencefalo.